Braghettoni rivoluzionari
In un mondo dove il mercato sembra dettare le regole, i braghettoni rivoluzionari possono sembrare un paradosso. La mia personalissima incapacità di accumulare ricchezze non ha però oscurato l’occhio critico verso una pubblicità che invade i quotidiani: un investimento in oro africano, presentato come una vera e propria rivoluzione economica, merita una riflessione.
E così, la rivoluzione non è discinta. La mia fin quasi commovente inettitudine al far soldi non mi ha impedito di notare una pubblicitĂ che da qualche giorno circola sui quotidiani: trattasi di non so che investimento in oro africano, la cui portata rivoluzionaria è sottolineata dall’illustrazione, una ripresa in toni un po’ kitsch de “La libertĂ che guida il popolo” di Delacroix. Se non che, nella pubblicitĂ , la Marianna si è tirata su la scollatura e guida il popolo senza sbandierare i seni al vento. Numerose sono le ragioni che ho ipotizzato attorno alla castigata scelta: forse si temeva che i capezzoli distogliessero l’attenzione dal metallo prezioso, forse si pensava che gli investitori non si sarebbero fidati di una donna (benchĂ© fittizia) incapace di comprare un abito della taglia giusta, forse si arguiva che la diffusione della pubblicitĂ sui social sarebbe stata ghigliottinata dal pudibondo algoritmo. 🔗Leggi su Ilfoglio.it

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