Gli scatti di Bellenger per contestare l’escavazione selvaggia
Hélène Bellenger, artista militante di Marsiglia, utilizza la sua fotografia per denunciare l'escavazione selvaggia delle cave di Carrara. Scoperta nel 2020, mentre discuteva del cambiamento climatico, la sua arte si fa portavoce della lotta per la salvaguardia ambientale, trasformando scatti inquietanti in una potente critica alla devastazione del nostro pianeta.
La sua è arte militante. Militante per l’ambiente. Hélène Bellenger, francese di Marsiglia, 36 anni, si è imbattuta nelle cave di Carrara nel 2020, quando le ha viste dall’autostrada con il suo ragazzo, un fisico di Firenze. "All’epoca stavamo parlando di scioglimento dei ghiacciai, ho visto questo spettacolo da lontano, sembravano proprio dei ghiacciai" racconta al telefono con il suo italiano perfetto ("Ho fatto l’Erasmus a Roma, parlavo addirittura con l’accento romano"). Da lì ha deciso di fare una visita guidata delle cave e ha scoperto un’amara verità: che oggi la maggior parte dell’estrazione (80-90 per cento) non riguarda più i blocchi per design statue palazzi, ma la polvere di marmo, usata in tantissimi prodotti industriali, come dentifrici, cosmetici, medicinali, carta, detergenti, perché contiene carbonato di calcio al 99,9 per cento. 🔗Leggi su Lanazione.it

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