Anteo Zamboni l’attentato di Bologna contro Mussolini

Nel 1926, Anteo Zamboni tentò di assassinare Mussolini a Bologna, un gesto audace che culminò in un tragico epilogo. La sua azione, osteggiata dagli squadristi, solleva interrogativi storici mai risolti. Tra i testimoni, il tenente Carlo Alberto Pasolini, padre del celebre regista, offre uno scorcio affascinante su un evento che ha segnato profondamente l'Italia.

Quasi 95 anni fa Anteo Zamboni sparò a Mussolini nel fallito a ttentato di Bologna del 1926 venendo poi fermato e massacrato dagli squadristi. Un attentato i cui risvolti non furono mai chiariti e che vede tra i testimoni coinvolti il tenente Carlo Alberto Pasolini, il padre del famoso regista e autore Pier Paolo Pasolini. Anteo Zamboni, l’attentato a Bologna. Bologna, poco prima dell’attentato a Mussolini, fonte wikipedia.org “ Mi trovavo come spettatore accanto ai militari di prima linea che erano di cordone, presso l’angolo di via Rizzoli e di via dell’Indipendenza, quando giunse il corteo presidenziale. Mentre dalle finestre dei palazzi cadevano fiori sull’automobile del Duce, un individuo, allontanato bruscamente un soldato del cordone, ha allungato il braccio destro in direzione dell’on. 🔗Leggi su Metropolitanmagazine.it

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