Von der Leyen dovrà spiegare che fine hanno fatto i messaggi scambiati con Pfizer
Ursula von der Leyen è chiamata a chiarire la questione degli sms scambiati con il CEO di Pfizer, Albert Bourla, dopo l'annullamento da parte della Corte di Giustizia dell'Unione Europea della decisione della Commissione di negare l'accesso a tali comunicazioni. Questo solleva interrogativi sulla trasparenza e le decisioni adottate durante la pandemia.
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha annullato la decisione della Commissione di non fornire accesso agli sms scambiati tra Ursula von der Leyen e l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, nel pieno della pandemia. Tradotto: Bruxelles dovrà ora chiarire perché quei messaggi non sono stati conservati, dove siano finiti e se davvero non contengano informazioni di rilievo per l’interesse pubblico. La decisione non investe soltanto il profilo istituzionale della Commissione, ma rimette al centro il nodo irrisolto del rapporto tra discrezionalità politica e trasparenza democratica, soprattutto in una fase politica in cui von der Leyen si è mossa e si sta muovendo con crescente autonomia su dossier strategici, dai vaccini alla politica industriale fino alla difesa. La pretesa di trasparenza non è più una formula di principio, ma una richiesta strutturale. 🔗Leggi su Linkiesta.it

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