’Troppi precari’ Gli educatori chiedono diritti

Nel contesto scolastico, cresce la voce di educatori precari che chiedono diritti e stabilità. La richiesta di internalizzare la loro figura, fondamentale per gli alunni con disabilità o in situazioni di svantaggio, è stata espressa durante il presidio di ieri davanti alla prefettura. Un appello per il riconoscimento del loro valore nel sistema educativo.

Internalizzare nel mondo della scuola la figura degli educatori scolastici che seguono gli alunni con disabilità o in situazioni di svantaggio. È la richiesta dei lavoratori, dipendenti di cooperative che operano in appalto nelle scuole, avanzata nel corso del presidio di ieri, davanti alla prefettura di Firenze. L’iniziativa rientra nell’ambito di uno sciopero nazionale, con manifestazioni in varie città, proclamato dal sindacato Usb, allo slogan ’Basta precarietà e lavoro sottopagato’. "Chiediamo che sia direttamente la scuola o il ministero a gestirci - spiega Matteo Conti, educatore e delegato per Usb -. Siamo dipendenti di cooperative che operano in appalto per enti pubblici comunali o per le Asl. Noi lavoriamo in regime di appalto, secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa, che vuol dire che vince chi offre meno. 🔗Leggi su Lanazione.it

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Di Giovanbattista Trebisacce, Professore di Pedagogia generale Università degli studi di Catania e Socio AIDR.