Libertà di stampa se solo ai progressisti è concesso parlarne
In un'Europa che si proclama faro della libertà di stampa, si cela un paradosso inquietante: solo alcune voci sono ascoltate, mentre altre vengono sistematicamente silenziate. A Bruxelles, il presunto baluardo dei diritti civili organizza audizioni del tutto discutibili, dove il dissentire viene censurato. Un'ironia amara in una "democratica" Unione Europea che sembra perdere di vista i suoi principi fondanti.
In Europa se la cantano e se la suonano. E questa non è certo una novità. Eppure a Bruxelles c’è chi riesce ogni volta a cadere sempre più nel ridicolo. Immaginate organizzare un’audizione sulla libertà di stampa e censurare chi è voce sgradita. Avete letto bene. Nella “democratica” Unione Europea - non nella Cina di Xi Jinping o nella Corea del Nord di Kim Jong-un -la Commissione Libe (quella che si occupa di giustizia e libertà civili, ndr) ha deciso che verranno ascoltati soltanto il direttore di Fanpage Francesco Cancellato e il conduttore di Report Sigfrido Ranucci per discutere dello stato dell’informazione in Italia. Insomma, come chiedere alla Schlein di relazionare in merito all’operato del governo Meloni. Ma tant’è, siamo in democrazia e le voci critiche fanno parte del gioco. Peccato che - grazie a Dio - nel nostro Paese c’è chi la pensa in modo diametralmente opposto rispetto a Cancellato e Ranucci. 🔗Leggi su Liberoquotidiano.it

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