La verità su quella vertebra rotta Liliana Resinovich la perizia ufficiale smentisce le ultime dichiarazioni
Le indagini sulla morte di Liliana Resinovich, scomparsa nel dicembre 2021 e ritrovata tre settimane dopo, si infittiscono. La perizia ufficiale sulla vertebra rotta smentisce le ultime dichiarazioni, riaccendendo i riflettori su nuove rivelazioni e ipotesi investigative che, da un anno a questa parte, continuano a mutare e a sollevare interrogativi inquietanti.
Le indagini sulla morte di Liliana Resinovich, la donna scomparsa nel dicembre del 2021 e ritrovata cadavere tre settimane più tardi, continuano a intrecciarsi tra nuove perizie, rivelazioni tardive e ipotesi investigative che sembrano cambiare direzione di mese in mese. Dopo un primo orientamento verso il suicidio, la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio, e attualmente a essere formalmente indagato è il marito della donna, Sebastiano Visintin. >> “Statemi bene sentire”. Uomini e Donne, furia Nadia: le prime parole della non scelta di Gianmarco. Ne ha pure per Cristina Al centro della puntata di questa sera, mercoledì 14 maggio, del programma “Chi l’ha visto?”, ci sarà una testimonianza che ha già scosso l’opinione pubblica e riacceso dubbi cruciali sul caso. Giacomo Molinari, il tecnico preparatore che partecipò all’autopsia di Liliana, ha ammesso – a distanza di tre anni – di poter aver provocato lui stesso la lesione alla vertebra T2 della donna durante una manovra sul corpo prima dell’esame autoptico eseguito nel gennaio 2022. 🔗Leggi su Caffeinamagazine.it
Potrebbe interessarti su Zazoom
Liliana Resinovich: la nuova autopsia svela dettagli inediti
La recente autopsia sul corpo di Liliana Resinovich, 63 anni, scomparsa il 14 dicembre 2021 e trovata morta il 5 gennaio 2022, ha portato alla luce elementi significativi.