La scuola mobile che porta la scienza nei piccoli centri del Trentino
In Trentino, una scuola mobile porta la scienza nei piccoli centri, dimostrando che l'educazione può trasformare il futuro. Qui, l'apprendimento si vive all'aperto, con bambini che costruiscono robot e esplorano esperimenti chimici. Un camion diventa così simbolo di un'Italia che crede nel cambiamento concreto, non nelle parole, ma nell'azione diretta.
C’è un’Italia che ancora crede nella scuola come motore del cambiamento, non nei convegni ma sull’asfalto, non nei proclami ma tra le mani di un bambino che costruisce un robot o osserva una reazione chimica all’aria aperta. È l’Italia che ha deciso di salire su un camion. Non per fuggire, ma per portare dove non arriva la cultura Stem, per disinnescare quella disuguaglianza di genere che inizia ben prima della scelta universitaria e che si insinua nelle aspettative educative, nei giochi differenziati, nei complimenti sbagliati. È da qui che parte PRISMA – STEAM Truck, il nuovo progetto educativo presentato oggi dal Polo Veronesi, un laboratorio itinerante che ha la pretesa, e forse anche il diritto, di cambiare la traiettoria di centinaia di vite, una scuola dell’infanzia alla volta. PRISMA – STEAM Truck è una iniziativa didattica mobile pensata per portare scienza, tecnologia, ingegneria, arte e matematica (riassunta nell’acronimo Steam) direttamente nei territori del Trentino. 🔗Leggi su Linkiesta.it

© Linkiesta.it - La scuola mobile che porta la scienza nei piccoli centri del Trentino
Potrebbe interessarti su Zazoom
Scuola: molte segnalazioni di assenza dalle lezioni arrivano dai territori pi? a rischio di emarginazione sociale, necessaria attenzione ai 4 milioni di studenti di nuovo in didattica a distanza
?Il ritorno della didattica a distanza per le scuole superiori e in alcune regioni per la seconda e terza classe della secondaria di primo grado, senza considerare la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado imposta da alcune ordinanze locali, coinvolger? circa 4 milioni di studenti ed? indispensabile non perdere di vista coloro che sono maggiormente a rischio di dispersione scolastica?.