Mimì vittima di odio Maledette malelingue

Mimi`, vittima di ingiustizie e malelingue, ha affrontato un destino segnato da pregiudizi e silenzi. Quando Ivan Graziani canta a Sanremo "Maledette malelingue" nel 1994, non sa che la sua voce risuonerà oltre il tempo, rievocando il dolore di un'artista esclusa e il suo impatto su generazioni di ascoltatori.

MassiQuando Ivan Graziani canta a Sanremo Maledettemalelingue (1994), non pensa a lei. Anche se all’Ariston la sua esclusione fece gridare allo scandalo. Ma ora a trent’anni dalla morte di Mia Martini – cui è stato dedicato perché sarebbe stato un ulteriore sfregio non farlo il premio della critica del Festival – è impossibile non pensare a come le dicerie abbiano pesato sulla vita e sulla morte di Domenica Bertè. Si chiamava così, anche se per tutti era Mia. Perché era davvero solo Mia. La macabra ultima immagine delle sue dita che si allungano per cercare il telefono e chiamare aiuto, raccontano come sia morta sola. Ieri Gian Marco Mazzi, sottosegretario alla Cultura, ha detto: "È stata vittima di odio umano". In quella stagione non era di moda parlare degli haters. Come ora. Ma non è che non ci fossero, solo che non avevano a disposizione i social per diffondere più velocemente malvagità e offese. 🔗Leggi su Quotidiano.net

mimì vittima di odio maledette malelingue

© Quotidiano.net - Mimì, vittima di odio. Maledette malelingue