GoPro aveva immaginato i dazi di Trump fuggendo dalla Cina Ora rilancia sulle camere a 360 e su un casco digitale da moto con AGV

Nel primo trimestre del 2025, GoPro ha spostato gran parte della sua produzione dalla Cina alla Thailandia, anticipando i super dazi di Donald Trump. Con questo cambio strategico, l'azienda si prepara a rilanciare sul mercato, presentando innovative camere a 360 gradi e un casco digitale da moto in collaborazione con AGV.

Nel primo trimestre del 2025 la GoPro, l’azienda americana leader nel settore delle action camera, ha trasferito in Thailandia gran parte della produzione dei propri modelli che era fatta in Cina, prevedendo i super dazi che Donald Trump avrebbe messo soprattutto su quel paese a partire dal 2 aprile scorso. Entro la fine del 2025 tutta la produzione GoPro abbandonerà la Cina trasferendo in Vietnam quello che ancora resta. Lo hanno annunciato l’amministratore delegato della casa produttrice, Nicholas Woodman e il direttore finanziario, Brian McGee, durante una conference call con gli analisti sui risultati del primo trimestre 2025. Secondo i manager della GoPro l’impatto dei dazi di Trump si limiterà a un aumento assai contenuto dei prezzi di vendita, non superiore al cinque per cento. La nuova action camera a 360 uscirà nel secondo semestre 2025 e sarà a 6k. 🔗Leggi su Open.online

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