Uccise il compagno di cella perché cambiò il canale della televisione | condannato detenuto di Opera
Domenico Massari, detenuto nel carcere di Opera, ha ricevuto l'ergastolo per l'omicidio del compagno di cella Antonio Magrini. La tragica lite è scoppiata per divergenze sulla visione della televisione e questioni di pulizia. Ironia della sorte, Massari era già in carcere per aver ucciso la sua ex moglie. Un episodio che solleva interrogativi sulla vita carceraria.
Domenico Massari, detenuto del carcere di Opera, è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio del suo compagno di cella Antonio Magrini. Il 59enne ha detto di averlo ucciso per questioni relative alla televisione e alla pulizia. L'uomo era in carcere perché aveva ammazzato la ex moglie. 🔗Leggi su Fanpage.it
Gianluca ucciso dalla ex Simonetta dopo una lite: gestivano insieme un bar, erano separati con una figlia. Lei; Detenuto ucciso con una lama dal compagno di cella: l'aggressione per futili motivi. La vittima aveva problemi; Omicidio in carcere, così Massari ha ucciso il compagno di cella Toni Cavallero: «La lite choc per il telecoma; Stuprò 200 bambini, pedofilo violentato e ucciso dal compagno di cella. «Volevo che sentisse ciò che provavano. 🔗Cosa riportano altre fonti
Su altri siti se ne discute
Uccise il compagno con sei coltellate, torna libera dopo 5 anni e lavorerà in un ristorante - Ester Quici è stata condannata a 9 anni e 4 mesi per l'omicidio del compagno, il tribunale le concede l'affidamento in prova per il resto della pena 🔗Leggi su notizie.virgilio.it
Uccise figlio appena nato, scoperta 25 anni dopo, evita il carcere: “La cella oggi non avrebbe nessuno scopo” - La 55enne britannica partorì di nascosto, uccise il neonato e lo seppellì in un parco. Identificata come la madre del bimbo 25 anni dopo, è stata condannata in Inghilterra a due anni ma con pena sospesa che le evita il carcere. Per il giudice la capacità di giudizio dell'imputata era stata "notevolmente compromessa" dalla grave depressione postnatale non diagnosticata e oggi “Nessuno scopo utile sarebbe raggiunto con la reclusione”. 🔗Leggi su fanpage.it
Ischia, Marta morta nel dirupo, svolta nelle indagini. Il compagno la uccise a mani nude - Era caduta in un dirupo, tra i sassi e la vegetazione, con la caviglia fratturata e il corpo ferito, ma ancora viva. Marta Maria Ohryzko, 32 anni, non è morta per quell’incidente. È morta perché l’uomo che avrebbe dovuto salvarla ha scelto invece di toglierle la vita. Un pugno nell’occhio. Poi una mano che le copre il naso e la bocca. Il silenzio definitivo. Così, secondo gli inquirenti, si è consumato il suo femminicidio. 🔗Leggi su thesocialpost.it