Liliana Resinovich ‘Frattura della vertebra presente prima dell’autopsia’ presentata querela
Il mistero attorno alla morte di Liliana Resinovich, scomparsa da Trieste nel dicembre 2021 e ritrovata cadavere tre settimane dopo, si infittisce. Recenti dichiarazioni dell’anatomopatologo Giacomo Molinari, che ha rivelato una frattura vertebrale riscontrata prima dell’autopsia, hanno spinto a presentare una querela, sollevando interrogativi inquietanti sulla verità dei fatti.
Il mistero sulla morte di LilianaResinovich, scomparsa da Trieste il 15 dicembre 2021 e ritrovata cadavere tre settimane dopo, si arricchisce di un nuovo capitolo controverso. A distanza di oltre tre anni dai fatti, l’anatomopatologo Giacomo Molinari ha ammesso di aver causato accidentalmente la frattura di una vertebra durante l’autopsia dell’11 gennaio 2022. Ma le sue parole sono state immediatamente smentite.Anatomopatologo nel mirino, il fratello di Lilly presenta denunciaI consulenti della famiglia Resinovich, i professori Vittorio Fineschi e Stefano D’Errico, incaricati dalla difesa di Sergio Resinovich, fratello della vittima, hanno infatti affermato che la frattura alla vertebra T2 era già presenteprima dell’esame autoptico. A conferma di ciò, una TAC effettuata il giorno 8 gennaio 2022, tre giorni prima dell’autopsia, mostrerebbe chiaramente il danno già esistente. 🔗Leggi su Notizieaudaci.it

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