Lavorare in Vaticano nel 2025
Chissà quali emozioni hanno provato i circa 5mila dipendenti della Città del Vaticano quando il cardinale Dominique Mamberti annunciò l’elezione di Leone XIV. Questo momento storico segna non solo un cambiamento spirituale, ma anche una particolare dinamica lavorativa. Infatti, il rapporto tra la Santa Sede e i suoi dipendenti è regolato da leggi autonome, che si distaccano dall'ordinamento giuridico italiano, rendendo unica la loro esperienza lavorativa.
Chissà cosa hanno pensato i circa 5mila dipendenti che lavorano presso la Città del Vaticano quando il cardinale Dominique Mamberti ha pronunciato le parole latine «Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam» aprendo l’era di Leone XIV. Il rapporto di lavoro tra la Santa Sede e i suoi dipendenti è regolato da leggi autonome, distinte dall’ordinamento giuridico italiano. La Chiesa non è un datore di lavoro come tutti gli altri: Lavorare in Vaticano significa partecipare alla missione apostolica del Papa come enunciato anche in una storica lettera di Giovanni Paolo II.Le retribuzioni dei dipendenti sono determinate in conformità alle tabelle predisposte dalla Segreteria di Stato vaticana e sono esenti da tassazione. La missione della Santa Sede, infatti, suggerisce di non tassare i redditi di chi serve le massime autorità ecclesiastiche. 🔗Leggi su Linkiesta.it

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Le condizioni di Papa Francesco: aggiornamenti dal Vaticano al 5 marzo 2025 - Papa Francesco ha riposato l’intera notte sotto monitoraggio medico presso il Policlinico Gemelli. Secondo l’ultimo bollettino del Vaticano, il Pontefice ha alternato ossigenoterapia ad alti flussi e ventilazione non invasiva (NIV). Nonostante le condizioni siano definite stabili, gli specialisti mantengono alta l’attenzione per evitare nuove crisi respiratorie. La prognosi rimane riservata.Le crisi respiratorie e il monitoraggio costanteDalla scorsa settimana, Papa Francesco ha affrontato quattro episodi di broncospasmo, costringendo i medici ad aumentare le sessioni di fisioterapia ... 🔗Leggi su anticipazionitv.it
Schettino potrebbe lavorare in Vaticano: così chiede la semilibertà. “Si potrebbe occupare di digitalizzazione del patrimonio culturale” - Potrebbe essere in Vaticano il prossimo futuro di Francesco Schettino, l’ex comandante della Costa Concordia, la nave da crociera che la sera del 12 gennaio 2013 finì contro gli scogli dell’isola del Giglio. Gli avvocati dell’ex capitano hanno chiesto il regime di semilibertà che potrebbe essere applicato attraverso un lavoro alla Fabbrica di San Pietro per occuparsi, nell’ambito del progetto “Seconda Chance“, di digitalizzazione del patrimonio culturale. 🔗Leggi su ilfattoquotidiano.it
Schettino potrebbe lavorare in Vaticano - Un altro mese di attesa per l’ex comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino (foto), prima di sapere se potrà godere della semilibertà. L’udienza al Tribunale di Sorveglianza è stata rinviata all’8 aprile per il cambio del giudice relatore. "Abbiamo dato il nostro assenso – ha spiegato il legale che assiste Schettino, l’avvocato Paola Astarita – a un breve slittamento per permettere al nuovo giudice di leggere gli atti". 🔗Leggi su quotidiano.net
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Lavorare in Vaticano non è più una pacchia - I dipendenti della Santa Sede, con i loro stipendi non tassati, sono sempre stati visti come dei privilegiati: ma è arrivata l'ora dei tagli ... 🔗ilpost.it
Vaticano, i conti non tornano: Prevost punterà a nuovi introiti - “Lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo, per essere missionari”. Va bene la “pace disarmata e disarmante”. Vanno bene i “ponti” e il “dialogo” in con ... 🔗ilfattoquotidiano.it
Il Vaticano non vuole i Templari intorno al Vaticano, solo che li ha messi lì il Vaticano - Il Vaticano insomma non vuole che i Templari stiano intorno a piazza San Pietro (e quindi al Vaticano), ma è stato un altro ufficio del Vaticano (il Dicastero per l’evangelizzazione) a metterli lì. 🔗ilpost.it