De Maria femminicidio e suicidio choc Forza Italia attacca la magistratura | Valutazioni sbagliate sui permessi
Il tragico femminicidio di Chamila Dona Arachchilage Wijesuriya, seguito dal suicidio di Emanuele De Maria, getta ombre sulla gestione dei permessi per i detenuti. Forza Italia, con il capogruppo in Senato Maurizio Gasparri, chiede chiarimenti al ministro della Giustizia Carlo Nordio, sollevando un dibattito cruciale sulla sicurezza e sulla prevenzione della violenza di genere nel paese.
Milano – Il femminicidio di Chamila Dona Arachchilage Wijesuriya da parte di Emanuele De Maria, poi suicida lanciandosi dalle terrazza del Duomo di Milano, pone interrogativi sui permessi concessi ai detenuti.Perlomeno li pone in ForzaItalia che per bocca del capogruppo in Senato, Maurizio Gasparri, incalza il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. "Con una interrogazione al ministro Nordio chiedo un'ispezione sulle strutture giudiziarie che sono responsabili dei permessi concessi a Emanuele De Maria, il 35enne napoletano che si è suicidato a Milano in mezzo alla folla dopo aver compiuto ulteriori delitti”, dichiara Gasparri. "E' incredibile – prosegue – che una persona responsabile di un femminicidio abbia potuto fruire di permessi utilizzando i quali ha commesso altri gravissimi delitti e si è suicidato con modalità che avrebbero potuto causare ulteriori tragedie. 🔗Leggi su Ilgiorno.it

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