Avrebbe ucciso Chamila Wijesuriya prima di accoltellare il colega e suicidarsi dal Duomo di Milano
Sabato scorso, un tragico incidente ha scosso Milano quando Emanuele De Maria, un detenuto di 35 anni del carcere di Bollate, ha attaccato il collega barista Hani Nasr, infliggendo cinque coltellate. La vittima, un cittadino egiziano, è stato salvato grazie a urgenti interventi chirurgici. Dopo l'aggressione, De Maria è fuggito, acquistando un biglietto per destinazione sconosciuta. La vicenda solleva interrogativi sulla sicurezza e il controllo durante i perm
Sabato scorso all’alba, Emanuele De Maria, 35 anni, detenuto del carcere di Bollate, mentre era in permesso di lavoro all’esterno all’Hotel Berna, vicino alla Stazione Centrale, ha sferrato cinque coltellate al collega barista Hani Nasr, egiziano, salvato in extremis da delicati interventi chirurgici.Quindi De Maria è scomparso, salvo acquistare domenica pomeriggio un regolare biglietto per salire sulle terrazze del Duomo di Milano, da cui l’uomo si è lanciato, suicidandosi dopo un volo da 40 metri di altezza.Poco dopo, i carabinieri del Nucleo Investigativo e di Sesto San Giovanni, coadiuvati dai sommozzatori dei vigili del fuoco, hanno rinvenuto nel Parco Nord il corpo di ChamilaWijesuriya, 50 anni, sposata con figli, scomparsa dal venerdì precedente. Sul suo corpo, due profonde ferite alla gola e tagli ai polsi, proprio come sulla prima vittima, uccisa da De Maria nove anni fa. 🔗Leggi su News.robadadonne.it

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