La storia di mio zio repubblichino salvato dai partigiani | Luigi Contu in libreria con Domani sarà tardi

Nell’inverno del 1944 LuigiContu, fascista della prima ora che aveva fatto parte anche del governo Mussolini, arriva in un piccolo paese della Val Brembana per dirigere un ufficio del ministero dell’Agricoltura della Repubblica Sociale Italiana. Intorno a lui il regime si sgretola. In quei mesi tra attesa e paura – segnati dall’avanzata degli Alleati, la lotta di Resistenza e l’occupazione nazista -, Contu tiene un diario in cui annota la crisi del suo mondo e una tormentata vicenda sentimentale con Virette, giovane antifascista.Ottant’anni dopo, a partire da quel diario ritrovato nella biblioteca di famiglia, LuigiContu, dal 2009 direttore dell’Ansa e omonimo pronipote del protagonista, ricostruisce questa storia nel suo primo romanzo. Un racconto dove la vicenda personale e quella collettiva si intrecciano fino a un esito inatteso, che il titolo Domanisaràtardi. 🔗Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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Gioconda Spinelli, figlia di Veniero e nipote di Altiero, dice che Giorgia Meloni dovrebbe studiare meglio la storia. «Anche quella scritta da mio zio», aggiunge oggi in un’intervista a La Stampa. Secondo la nipote dell’autore del Manifesto di Ventotene quello che ha detto la premier alla Camera è una «bestemmia». Che «conferma quello che ho sempre pensato di Meloni. La sua storia viene dal fascismo e lo conferma. 🔗open.online

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La sindrome di Cockayne è una delle malattie genetiche più rare e meno conosciute al mondo. In Italia, i casi accertati sono pochissimi. Tra questi c’è Roberto Di Bernardino, un bambino di appena due anni, affetto da questa patologia neurodegenerativa che causa invecchiamento precoce e numerose complicazioni fisiche.Sua madre, Giada Di Bernardino, ha deciso di raccontare pubblicamente la loro esperienza per sensibilizzare l’opinione pubblica e dare voce alle famiglie invisibili, costrette a convivere con una malattia senza cure e con un sistema sanitario spesso inadeguato. 🔗.com

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Antonio Albanese presenta a Modena il suo primo romanzo: «Racconto la storia di mio zio Nino, può dare forza ai giovani» - Un posto onesto, garbato. Avevo uno zio sempre felice, che amava ballare. Che un giorno mi ha raccontato la storia della sua prigionia e del suo ritorno a casa. Poche parole, che sono rimaste ... 🔗msn.com

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