Il volontariato di quartiere che non lascia indietro nessuno

Una bacheca su strada che leggo volentieri alla mattina, nella mia passeggiata verso il lavoro. Ogni locandina scritta a caratteri chiari e colorati, nessun foglietto sbiadito o accartocciato, giorni, orari e indicazioni precise: non puoi sbagliare. Si muove una mente sicura, lì dietro. Capace di ascoltare i bisogni del quartiere e di attivarsi per dare risposte. Il “ristoratore missionario” che porta pasti agli sfollati: la storia di Giuseppe a Valencia X Leggi anche › Agostina Stano e i mille volontari in aiuto agli invisibili C’è la giornata della raccolta indumenti e quella della distribuzione, la gestione dei generi alimentari per chi è in difficoltà, le mattine dedicate ai bambini che non hanno trovato spazio nei nidi, il sostegno allo studio per i più grandi che a casa hanno solo la compagnia di un telefonino. 🔗Iodonna.it

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