Il dilemma morale di Israele e la recidiva impunita dei terroristi di Hamas

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© Linkiesta.it - Il dilemma morale di Israele, e la recidiva impunita dei terroristi di Hamas

C’è un motivo per cui non ha ricevuto smentite ufficiali la notizia data ieri da The Sun, cioè che Israele si preparerebbe a condannare a morte e giustiziare una ventina di terroristi che hanno partecipato ai massacri del 7 ottobre nel kibbutz Nir Oz. E il motivo è che, seppure la notizia diffusa dal tabloid britannico fosse – come pare – sprovvista di addentellati affidabili, la questione sottesa rimarrebbe consistente e attuale.Da ben prima dell’articolo del Sun, infatti, e da ben prima del 7 ottobre (anche se dopo, comprensibilmente, con più assiduità e fervore), in Israele si discute del trattamento e della sorte da riservare ai terroristi catturati. I dati evidenziano che l’ottanta per cento dei terroristi, se e quando liberati (perlopiù per riscattare la vita di ostaggi israeliani), rientrano nei ranghi delle organizzazioni terroristiche palestinesi, mentre il venti per cento di essi torna direttamente e personalmente a commettere atti di terrorismo. 🔗Linkiesta.it

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Israele replica all’appello di Papa Francesco per la fine dei bombardamenti a Gaza: «È un dovere morale riportare gli ostaggi a casa» - L’ambasciata di Israele presso la Santa Sede ha diffuso oggi – lunedì 24 marzo – una nota per rispondere all’appello di Papa Francesco, diffuso durante l’Angelus di domenica scorsa, per la fine dei bombardamenti a Gaza. «L’operazione israeliana è condotta in piena conformità con il diritto internazionale e mira a ridurre al minimo i danni ai civili. Mentre Hamas colpisce deliberatamente i civili, Israele adotta misure straordinarie per ridurre al minimo i danni ai civili», si legge nel comunicato. 🔗open.online

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