I voltagabbana Pd che votarono il Jobs Act e ora lo rinnegano per paura di Schlein

i voltagabbana pd che votarono il jobs act e ora lo rinnegano per paura di schlein

© Iltempo.it - I voltagabbana Pd che votarono il Jobs Act e ora lo rinnegano per paura di Schlein

È il Pd prêt-à-porter, che cambia abito ogni stagione rinnegando i capi dismessi. Il Nazareno in versione Elly Schlein: la “stilista” che impone alla sua maison di fucilare le collezioni precedenti. Insomma, al macero il vintage, «todo cambia». È quello che sta succedendo oggi con il referendum sul Jobs Act, legge approvata nel 2014 dal governo Renzi e votata da quasi tutto il Pd (tra i quali Morassut, Orfini, Gribaudo, Braga, solo in 40 si dissociarono su oltre 300). Ora la segretaria detta la linea: «va fatta in tutti i modi la campagna per il sì, guai a distinguersi». Con tanti saluti alla minoranza, che aveva provato — a dire il vero con voce più che flebile— a proporre libertà di coscienza. Inevitabile la conseguenza: «ricordate chi firma le liste dei candidati alle prossime elezioni politiche». 🔗Iltempo.it

Su altri siti se ne discute

La linea del Pd sul lavoro: "Avanti contro il Jobs act". Malumori tra i riformisti - Meno male che c’è papa Francesco a unificare ragioni e sentimenti nel Pd: "Tutti sappiamo quanto sia importante che continui a far sentire la sua voce in un mondo come questo attraversato dalle guerra". Nell’apprensione e gli "auguri di pronta guarigione" per la salute del Pontefice si riscontra infatti tutto lo smarrimento politico e culturale del Pd di Elly Schlein di fronte al declino del socialismo made in Germany e l’irruzione sulla scena del trumpismo made in Usa che sta insidiando gli assetti europei e internazionali. 🔗quotidiano.net

Referendum, rischio quorum. Landini arruola Pd e M5s. Conte: demolire il Jobs act - Il "battiquorum", il timore che non si raggiunga la soglia di partecipazione minima per la validità dei 5 referendum prossimi venturi (a cominciare da quello sul Jobs act) spinge Maurizio Landini alla chiamata a raccolta di tutta la sinistra. Ma di fatto l’operazione avviata dal leader della Cgil si trasforma anche nella prima vera prova nazionale per il campo largo. Da Giuseppe Conte ai capi di Avs e soprattutto a Elly Schlein, il numero uno del sindacato di corso d’Italia, in una raffica di incontri, incassa il sì di tutti i vertici del Movimento 5 Stelle, di Verdi e Sinistra e del Pd. 🔗quotidiano.net

Pd verso sì a referendum su jobs act, malumori della minoranza - Roma, 25 feb. (askanews) – La linea verrà fissata dalla direzione di giovedì, ma il Pd sembra andare verso il sì ai referendum della Cgil sul Jobs act, nonostante i dubbi della minoranza. Durante la riunione della segreteria di questa mattina, raccontano, la segretaria Elly Schlein ha innanzitutto fatto il punto sulle iniziative politiche dei prossimi mesi, che saranno incentrate sui 5 filoni indicati alla festa dell’Unità dello scorso settembre (sanità pubblica, istruzione e ricerca, lavoro e salari, politica industriale per la conversione ecologica, diritti sociali e civili). 🔗ildenaro.it

Ne parlano su altre fonti

Pd, i traditori dem del Jobs Act: i voltagabbana che ora lo rinnegano per paura di Schlein; La situazione del 19 gennaio sulla crisi di governo. 🔗Ulteriori approfondimenti disponibili online

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