Una fibra gialla svela il giallo di Trieste | la verità nascosta in due centimetri
Non serve il sangue per raccontare un delitto. Basta una fibra, se si trova nel posto sbagliato, al momento giusto. Nel giallo di Trieste ci sono voluti tre anni per costruire una narrazione che parlava di fuga, fragilità, di un presunto gesto estremo. Sette ore per smontarla pezzo dopo pezzo, con un sopralluogo chirurgico nella casa di Sebastiano e Lilli. Settecento strumenti da taglio sequestrati: coltelli, forbici, cesoie. Accanto, guanti e maglioni, repertati per un altro motivo. Un arsenale da arrotino, compatibile con la professione, ma solo se nulla è stato usato nel momento sbagliato. Eppure, non è una lama a far saltare tutto, ma una fibra gialla, lunga circa due centimetri, compatibile per colore e struttura con il maglione indossato da Visintin il giorno della scomparsa. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
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