La confetteria più antica d’Italia che ha sedotto Giuseppe Verdi
All’interno del museo del Teatro alla Scala di Milano, è custodita una lettera che recita così: “. vivendo tra queste dolcezze non m’ero accorto che Romanengo sapesse condire tanto squisitamente ogni sorta di frutto. me lo dissero alcuni di Parigi. e fatta questa scoperta ho voluto fartene parte”. È una lettera che Giuseppe Verdi scrisse all’amico e intimo confidente Conte Opprandino Arrivabene, dopo aver scoperto la storica bottega di Via Soziglia a Genova, bottega che dal 1814 non smette di regalare ai palati quelle dolci raffinatezze capaci di conquistare oltre al grande musicista, anche duchesse, re e regine, come Umberto secondo, letteralmente ammaliato dalle sue ciliegine rosa al liquore. 🔗 Leggi su Panorama.it
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