Perché le parole non vengono? Non è per forza demenza a volte è colpa del multitasking

A volte le parole non vengono. Spariscono. Amano giocare a nascondino quando sono «sulla punta della lingua». Ma non escono. Perché? Quando ne cerchiamo una, spiega oggi Elena Dusi su Repubblica, mobilitiamo le aree cerebrali come l’ippocampo e la corteccia. Che a volte ci suggeriscono quella sbagliata. Giorgio Fiore, neurochirurgo dell’Irccs Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, spiega Perché che dimenticare le parole non è quasi mai un segno di demenza: «Il fenomeno può avere varie origini. Le più comuni sono invecchiamento e perdita di neuroni per via dell’età, stress, multitasking, disattenzione e carenza di sonno che ostacolano la formazione di memorie robuste».La ricercaIl professore ha condotto una ricerca all’University College London che collega le dimensioni di alcune aree del cervello (soprattutto nella corteccia cerebrale e nell’ippocampo) all’efficienza della memoria verbale. 🔗Open.online

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  • Perché le parole a volte "nonvengono"? «Non è per forza demenza, a volte è colpa del multitasking
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