Curiosità e significato della soluzione Gerusalemme Liberata

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  1. Il capolavoro di Tasso

La Gerusalemme liberata è il maggiore poema eroico di Torquato Tasso. Esso presenta 15.336 versi endecasillabi raggruppati in 20 canti di lunghezza variabile in ottave.

Tasso iniziò probabilmente a scrivere l'opera all'età di 15 anni con il titolo di Gerusalemme tra il 1559 ed il 1560 durante il soggiorno a Venezia, ma si fermò a 116 ottave, ben meno dei venti canti della Gerusalemme liberata, composta in seguito.

La Gerusalemme liberata vera e propria, completata dall'autore nel 1575, fu pubblicata a Venezia senza l'autorizzazione del poeta nell'estate del 1580 da Celio Malespini con il titolo di Goffredo, presso l'editore Cavalcalupo. L'edizione presentava molti errori e soltanto 14 canti.

L'anno successivo l'opera, sempre lontano dal controllo del suo autore, ancora rinchiuso nell'ospedale di Sant'Anna di Ferrara, fu pubblicata integralmente presso l'editore Viotti per cura di Angelo Ingegneri prima a Parma e poi a Casalmaggiore. Pochi mesi dopo, il 24 giugno 1581, usciva a Ferrara la prima edizione autorizzata dal Tasso, per i tipi di Baldini e a cura di Febo Bonnà.

Uscito dal Sant'Anna per mediazione del principe di Mantova Vincenzo Gonzaga, il poeta rimise mano all'opera e la riscrisse da cima a fondo: espungendo gran parte delle scene amorose, accentuando il tono religioso e epico della trama, eliminando alcuni episodi. L'opera venne finalmente pubblicata nel 1593, col nuovo titolo di Gerusalemme conquistata (con dedica al cardinale Cinzio Aldobrandini, nipote del papa Clemente VIII), opera che, dato il notevole rimaneggiamento, viene di solito considerata separatamente.

La prima edizione illustrata della Gerusalemme liberata fu stampata a Genova nel 1590. Il volume comprende venti incisioni con scene del poema, in parte di Agostino Carracci e in parte di Giacomo Franco, tratte da disegni di Bernardo Castello. Agostino Carracci incise, sempre su disegno del Castello, anche il frontespizio del libro, dove compare un ritratto del Tasso.

Italiano

Sostantivo

auro m sing

  1. (antico) (letterario) variante di oro
    • a lui sol arsi/siano gl'incensi, ed auro e mirra offerta: Torquato Tasso: Gerusalemme liberata; Canto quarto, 14 vv.3-4;
    • d'auro ha la chioma: ibid., 29 v.3;
  2. (antico) ricchezza

Pronuncia

/'aw.ro/

Sillabazione

àu | ro

Etimologia / Derivazione

dal latino aurum, oro

  • casa editrice Ceschina (1939), Novissimo dizionario della lingua italiana