E Mosca provoca | Bruxelles ascolti Donald
Mosca intona la sua strategia: mentre i colloqui a Downing Street proseguivano, la Russia ha lanciato segnali ambigui e messaggi duri, ribadendo che la risoluzione del conflitto in Ucraina sarà definita secondo le proprie condizioni, lasciando intravedere una posizione ferma e intransigente sul fronte internazionale.
Mentre a Downing Street si consumavano i colloqui, Mosca ha scelto la sua partitura: un sussurro in pubblico, parole taglienti in privato e, soprattutto, un messaggio che non ammette repliche: la partita sull'Ucraina finirà alle sue condizioni. A segnare la linea è Dmitry Peskov, che nel briefing di ieri ha certificato ciò che nelle ultime settimane circolava solo per vie informali: «tutte le parti coinvolte comprendono ormai la necessità di lavorare in silenzio». Un avvertimento più che una constatazione. Per il Cremlino, «la pace non si negozia sui social né davanti alle telecamere», e men che meno rivedendo le sue due condizioni non negoziabili: «Il Donbass resta russo e Kiev nella Nato non entrerà». 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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