Boccassini choc | Dopo la morte di Borsellino non si poteva indagare
Dopo 30 anni dalla morte di Borsellino, Ilda Boccassini rivela dettagli sconvolgenti sul suo periodo nella Procura di Caselli, denunciando un clima pesante e numerose anomalie. In un'intervista, l'ex magistrato descrive le difficoltà e le tensioni vissute, sottolineando come, secondo lei, l'indagine post-omicidio fosse limitata.
Passati 30 anni, «Ilda la rossa» racconta il suo periodo nella Procura di Caselli: «Clima pessimo, moltissime anomalie. Dell’Utri non era indagato nel processo Sistemi criminali, ma furono acquisiti i tabulati dei telefoni». Da mesi la Procura di Caltanissetta sta indagando sui moventi e i mandanti occulti dell’omicidio di Paolo Borsellino e sul presunto favoreggiamento alla mafia di pezzi da novanta della magistratura come Giuseppe Pignatone e Gioacchino Natoli, sospettati di avere insabbiato un procedimento sui rapporti tra le cosche e il gruppo Ferruzzi di Ravenna. Per questo negli uffici degli inquirenti nisseni stanno sfilando numerosi testimoni eccellenti che hanno lavorato a Palermo negli anni Novanta. 🔗 Leggi su Laverita.info
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