La plusdotazione non è una patologia ma un diverso modo di pensare e sentire Senza supporti adeguati però può trasformarsi in isolamento e sofferenza

L eonardo, a quattro anni, smonta la sveglia per capire come faccia a “contare il tempo”; Sara, cinque anni, riempie quaderni di mappe immaginarie; Tommaso, in terza elementare, fatica a stare fermo in classe ma a casa compone melodie al pianoforte senza che nessuno gliel’abbia insegnato. Tutti e tre sono bambini “plusdotati”: pensano in modo diverso, più rapido, più profondo, più vasto. Pur rappresentando circa il 5 percento degli studenti italiani, almeno uno per classe, molti restano invisibili: confusi con i “bravi”,o scambiati per studenti distratti, irrequieti, “difficili”. La persona più intelligente della storia è una donna: Marilyn vos Savant X Bambini plusdotati: un cervello particolare. 🔗 Leggi su Iodonna.it

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© Iodonna.it - La plusdotazione non è una patologia, ma un diverso modo di pensare e sentire. Senza supporti adeguati, però, può trasformarsi in isolamento e sofferenza

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