Dal falsissimo Majakovskij al prolisso Liszt

Sempre controversa, la questione del peso che la biografia ha – o non ha – nella creazione artistica: nel caso di Šostakóvi? difficile è negarne il peso leggendo le sue Memorie, dettate negli ultimi mesi di vita a Solomon Volkov, musicologo suo allievo e amico, a condizione che venissero pubblicate dopo la sua morte. Uscirono nel 1979, quando da tre anni Volkov era emigrato negli Stati Uniti e da quattro il compositore era morto: da noi Testimonianza – le memorie di Dmitrij Šostakóvi?, Mondadori. Mesi penosi, gli ultimi di Šostakóvi?, come confida nelle ultime righe d’un libro che definisce “verbale d’un testimone oculare”: "Ho descritto tanti eventi spiacevoli e persino tragici, come pure un bel po’ di figure sinistre e repellenti, aver rapporti con le quali mi è costato dolore e sofferenza: e mi son detto che forse la mia esperienza in questo campo poteva riuscire di qualche utilità a gente più giovane di me". 🔗 Leggi su Ilgiorno.it

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