Allarme figli in Cina | Xi corre ai ripari e tassa i preservativi
Per la prima volta in 30 anni la Cina ha deciso di introdurre un' imposta sul valore aggiunto sui tutti i farmaci e sui dispositivi contraccettivi, compresi i preservativi. La mossa di Pechino coincide con l'ultimo tentativo da parte del governo guidato da Xi Jinping di invertire la tendenza al crollo dei tassi di natalità che minaccia di rallentare ulteriormente l'economia del Paese. Cosa accadrà in sostanza? Semplice: in base alla legge recentemente rivista i consumatori d'oltre Muraglia pagheranno un' imposta aggiuntiva del 13% sui suddetti articoli che erano esenti da IVA dal 1993, da quando cioè la Cina aveva decretato una rigida politica del figlio unico e promosso il controllo delle nascite. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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Cina, le nuove regole di Xi. Dietrofront sui figli: bisogna tornare a procreare. Scatta la tassa sui preservativi al 13% - Tante altre nazioni sono in difficoltà e ogni governo adotta le sue soluzioni per fronteggiare il problema. Secondo affaritaliani.it
Cina: aumenta al 13% l’IVA sui contraccettivi/ Dopo il calo demografico, marcia indietro sul “figlio unico” - Cina, torna l'IVA sui contraccettivi: l'obbiettivo è quello di invertire i dati sulla crisi demografica causata dalla politica del figlio unico ... Lo riporta ilsussidiario.net
Un salasso crescere i figli. E anche in Cina le culle restano vuote - Si è scomodato il presidente Xi Jinping in persona per sollecitare, lo scorso ottobre, il «popolo cinese a coltivare attivamente una nuova cultura del matrimonio e della maternità». Si legge su avvenire.it
