Strage di Calenzano un anno dopo | Ho visto l’inferno ma sono vivo Il lungo coma poi la rinascita
Livorno, 2 dicembre 2025 – “Ho visto l’inferno, ma sono contento di essere vivo. Ora sto seguendo un lungo percorso di riabilitazione. Dovrò affrontare anche ulteriori interventi chirurgici, a questo punto quello che conta che sono tornato dalla mia famiglia”. Sono le parole di Emiliano Braccini, 52 anni, autotrasportatore dipendente della ditta Meri Trans di Livorno, sopravvissuto (con altri 25 feriti) all’esplosione nel deposito Eni di Calenzano avvenuta il 9 dicembre dell’anno scorso. Il disastro è costato la vita a cinque persone, Vincenzo Martinelli, Carmelo Corso, Gerardo Pepe, Franco Cirelli, Davide Baronti. 🔗 Leggi su Lanazione.it
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Strage di Calenzano, un anno dopo: “Ho visto l’inferno, ma sono vivo. Il lungo coma, poi la rinascita” - Emiliano Braccini rimase ustionato sul 60% del corpo dopo l’esplosione al deposito: “Mi ero trasformato in una torcia umana”. lanazione.it scrive
