Quando antifascismo vuol dire intimidazione | l’assalto a La Stampa e la guerra delle parole
Roma, 2 dic – Venerdì 28 novembre, nel giorno dello sciopero generale e dello sciopero dei giornalisti, un corteo di antagonisti – riconducibili all’area del centro sociale Askatasuna e di altri collettivi torinesi – ha deviato il proprio percorso verso la sede de La Stampa, in via Lugaro. Coperti dai fumogeni, alcuni manifestanti hanno forzato gli ingressi, passando anche dal bar del giornale, divellendo una porta, strappando telecamere di sorveglianza e penetrando nei locali quasi vuoti a causa dello sciopero. Mentre si muovevano tra corridoi e redazione, sui muri comparivano scritte ostili, e soprattutto risuonavano slogan inequivocabili: « Ti uccido, giornalista », « Giornalista, ti ammazziamo ». 🔗 Leggi su Ilprimatonazionale.it
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