I mondiali della faccia tosta sulla Tangentopoli ucraina

È difficile stabilire chi meriti la vittoria nel campionato mondiale della faccia tosta, seguendo le discussioni circa i gravi casi di corruzione emersi in Ucraina, che hanno portato alla caduta del potentissimo Andriy Yermak, numero due di Volodymyr Zelensky. Certo, il primo posto dovrebbe andare di diritto a Vladimir Putin, e ai tanti putiniani che anche in Italia ne ripetono scrupolosamente tutti gli argomenti, a cominciare da quello secondo cui gli aiuti europei finirebbero in «cessi d’oro» e prostitute. Esattamente le parole pronunciate in Italia da Matteo Salvini, un altro credibilissimo pretendente al primo posto nel suddetto campionato, non foss’altro perché, nel momento stesso in cui ripete testualmente gli argomenti del Cremlino, non appare, come dire, il migliore testimonial possibile di una battaglia anticorruzione (non bastassero già i precedenti, nel suo partito, a cominciare dalla famosa truffa dei 49 milioni). 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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