Il giusto no del Corriere al signor Lavrov
Capita raramente che una notizia riguardi non ciò che un giornale pubblica, ma ciò che decide di non pubblicare. Eppure è lì che, a volte, si misura la salute di una redazione. L’episodio del Corriere della Sera con il ministro degli Esteri russo appartiene a questa categoria: niente eroismi, nessuna crociata, solo il rifiuto di accettare un formato che di intervista aveva il nome, non la sostanza. La storia la conoscete. Mosca ha inviato un testo fiume, senza possibilità di replica o di obiezione. Una consegna, non un dialogo. Il Corriere ha fatto la cosa più semplice e più rara: ha chiesto di poter fare domande e di poter contestare le risposte. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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