Chiamare un sindaco Cetto La Qualunque non è diffamazione
In democrazia, si sa, la libertà di espressione è tutelata. E dare del "Cetto La Qualunque" a un sindaco non costituisce reato. A stabilirlo è la Corte di Cassazione. La sentenza riguarda il caso di un cittadino abruzzese - ora assolto - accusato di diffamazione. La sua colpa? Aver definito in una mail il sindaco di un Comune nell'Aquilano "Cetto La Qualunque" per criticare la sua gestione inadeguata dell'emergenza al tempo del Covid. Il personaggio di Antonio Albanese, spiega l'Alta corte, è un simbolo, una denuncia "attraverso il paradosso e il sarcasmo della degenerazione di un certo sistema politico, caricatura estrema dell'amministratore pubblico clientelare e mediocre". 🔗 Leggi su Tgcom24.mediaset.it
© Tgcom24.mediaset.it - Chiamare un sindaco "Cetto La Qualunque" non è diffamazione
Argomenti simili trattati di recente
Chiamare il sindaco Cetto La Qualunque non è reato - laleggepertutti.it/756782_chiamar… - #CertoLaQualunque #Diffamazione Vai su X
Il sindaco mette in guardia: suonano il campanello delle case personaggi che si spacciano per funzionari dell'ufficio tecnico. Chiamare subito le forze dell'ordine - facebook.com Vai su Facebook
Dire «Cetto La Qualunque» a un sindaco non è diffamazione - Un uomo ha chiamato il proprio sindaco «Cetto La Qualunque», ma per la Corte di Cassazione non è diffamazione. Da msn.com
Cassazione: "Chiamare sindaco 'Cetto La Qualunque' non significa diffamarlo" - Chiamare un sindaco 'Cetto La Qualunque' "rientra nel diritto di critica, nella forma di satira" e non rappresenta dunque una diffamazione. Si legge su msn.com
La Cassazione: chiamare un sindaco "Cetto La Qualunque" non è diffamazione - «Rientra nel diritto di critica, nella forma di satira», è quanto affermano i giudici della Quinta sezione penale della Cassazione ... Da msn.com