Perché una parte dell’oro italiano si trova a New York e non a Fort Knox

L’ex presidente del Consiglio Romano Prodi sostiene che l’Italia dovrebbe ritirare una parte del suo oro che si trova negli Stati Uniti, spiegando che l’instabilità politica americana rende opportuno valutare un rientro parziale delle riserve, come ha fatto la Francia in diverse fasi della sua storia recente.  La domanda non è peregrina anche perché siamo il terzo paese al mondo per riserve auree, dopo Germania e Stati Uniti. L’Italia detiene 2.452 tonnellate di oro e circa la metà (44,86 per cento) si trova nei caveau della Banca d’Italia a Roma. Non si tratta del tesoro del Regno delle Due Sicilie sottratto durante l’unificazione del 1861, come ripetono alcuni nostalgici neoborbonici. 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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© Linkiesta.it - Perché una parte dell’oro italiano si trova a New York (e non a Fort Knox)

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