Il male che mi interessa lo cerco nella bellezza

La tragedia dell’ambizione. Del lato oscuro che travolge l’esistenza. Un’ubriacatura di potere. Declinata in un ruolo maschile fra i più belli dell’orizzonte shakespeariano. Riccardo III rimane uno di quei testi che chiunque faccia teatro spera di incrociare prima o poi nella vita. E questa volta tocca ad Antonio Latella. La cui chiave di lettura si alimenta però di un totale ribaltamento di prospettiva: "Il male che mi interessa è nella bellezza – sottolinea il regista di Castellammare –, non nella disarmonia. A tutti i miei collaboratori ho chiesto quindi di dare bellezza al male e non bruttezza, perché chi tradì il paradiso fu l’angelo più bello". 🔗 Leggi su Ilgiorno.it

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