Borgonovo un campione precoce e la B2 con Roberto Baggio
Aveva 49 anni, Stefano, quando è uscito dal campo per l’ultima volta, salutando famiglia, amici, tifosi, e si è accomodato in tribuna, divenendo così un simbolo della lotta alla Sla, di cui era affetto. Nel 2008 aveva dato vita alla ‘Fondazione Stefano Borgonovo Onlus’ che sostiene la ricerca per battere la malattia. Stefano era sposato e aveva 4 figli. Ma aveva anche migliaia di amici, i tifosi che non l’hanno mai abbandonato, anche dopo aver chiuso la carriera agonistica. Forse per quel viso così sincero, quel sorriso tipico del tempo in cui “i calciatori avevano facce da calciatori”, per dirla con un famoso gergo dei nostalgici di quegli anni, gli ‘80 e i ‘90, in cui in Italia si è visto il calcio più bello e più tecnico. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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C’è chi muore… e chi invece resta per sempre. Davanti a questa lastra di marmo, fredda solo in apparenza, c’è un nome che continua a scaldare il cuore di chi ama davvero il calcio: Stefano Borgonovo. Un uomo, un campione, un padre, un guerriero. Uno ch - facebook.com Vai su Facebook
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Borgonovo, un campione precoce e la “B2” con Roberto Baggio - La carriera di un campione, dall’esordio in A a 17 anni col Como, all’arrivo alla corte di Cecchi Gori che per lui sborsò 8 miliardi. ilgiorno.it scrive
