La rivoluzione? Un sindaco cattolico e liberale in Iran o in Cina
Adesso che New York ha il primo sindaco di fede musulmana, salutato dall'intellighenzia progressista di mezzo mondo come una rivoluzione libertaria della quale tutti necessitavamo, bisognerebbe comporre una lista dei veri traguardi da ottenere: partendo dall'Iran e arrivando a Pyongyang, magari passando anche da Mosca. Si facciano avanti i volenterosi. Ci spieghiamo: che la capitale del mondo occidentale, della democrazia e della tolleranza (in taluni casi anche troppa) abbia un primo cittadino devoto ad Allah non ci sorprende più di tanto e, purtroppo, non ci sembra un passo decisivo per la libera circolazione delle confessioni e delle idee nel mondo. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
© Ilgiornale.it - La rivoluzione? Un sindaco cattolico e liberale in Iran o in Cina
Contenuti che potrebbero interessarti
New York vira a sinistra: esperimento o rivoluzione? , il nuovo sindaco “rosso”, divide la città che non dorme mai. C’è chi lo vede come il futuro dei Democratici, chi come il simbolo di un’ideologia che rischia di far crollare la capitale ec - facebook.com Vai su Facebook
Rivoluzione Mamdani. Oggi New York vota il sindaco d’America Musulmano, socialista, millennial nato in Uganda, superfavorito: nel cuore stesso dell’era Trump oggi si può scrivere un’altra storia @marina_catucci - X Vai su X
