Lo strano rapporto di Pasolini con il fascismo

Roma, 2 nov – Sono passati 50 anni da quel 2 novembre 1975, quando all’idroscalo di Ostia, sul litorale romano, veniva ucciso Pier Paolo Pasolini, poeta, scrittore, autore, regista, quasi sempre travisato nella sua alta figura di intellettuale seppur assai discutibile dal punto di vista morale. Una ricostruzione più onesta dovrebbe anche mettere in risalto qualche aspetto della sua vita cancellato. Proprio cinquanta anni fa, a dispetto di quanto oggi “da destra” il personaggio venga quasi rivendicato, La Voce della Fogna di Marco Tarchi lo contestò in modo addirittura feroce. Il doppio volto di Pasolini. 🔗 Leggi su Ilprimatonazionale.it

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