Cioran l' esiliato metafisico

In un tombino! Ecco la fine del manoscritto cui Cioran – si legge in un suo scartafaccio – aveva lavorato per diversi mesi durante la guerra e che nel 1946 aveva gettato nella fogna, «all’incrocio tra Rue Racine e Rue Monsieur le Prince». Che si trattasse dell’abbozzo del “Sommario di decomposizione”, pubblicato tre anni dopo, è plausibile. Già allora vi stava mettendo mano, se è vero che qualche notazione, poi ripresa, in francese, nell’opera del ‘49, potrà di lì a poco leggersi sulle pagine della rivista degli esiliati “Luceaf?rul”, dove troveranno pubblicazione i suoi ultimi scritti in rumeno. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it

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