Anche il rugby diventa woke | Man of the match è offensivo

Non c’è pace per il buonsenso. Anche il rugby è finito nel mirino della religione woke e i risultati sono sconfortanti. La Nazionale inglese di palla ovale ha diffuso una guida linguistica inclusiva che sostiene che l’uso di termini come “man””men” (“uomo””uomini”) potrebbe essere percepito come poco inclusivo, poiché esistono più di due generi. Sì, avete letto bene. Ed ecco la prima castroneria: la formula “man of the match” – “l’uomo della partita” – non dovrebbe essere utilizzata perché potenzialmente offensiva. England Rugby consiglia di ricorrere a “player of the match”, un’alternativa neutra dal punto di vista del genere. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it

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