C’erano una volta i vu cumprà
Ve li ricordate, si? Sorriso d’ordinanza a trentadue denti, cestoni sulle spalle carichi di ogni genere di cianfrusaglie, rosario di braccialetti in una mano, chilate di accendini e chincaglieria nell'altra, vestiti, teli da spiaggia, ombrellini e ombrelloni (pure quelli), tappeti, ‘cocco bello’ e mille lire. C'erano una volta i vu cumprà in servizio permanente effettivo sulle spiagge d'Italia. C'erano perché non si dice più, o almeno lo annota la Treccani, spedendo in soffitta (con le cianfrusaglie) quel fortunato (e inflazionato) neologismo dal sapore vagamente razzista che d'estate faceva il paio con le proteste dei commercianti (regolari), i controlli, le polemiche ma anche gli affarini non sempre (anzi, quasi mai) legali sotto l'ombrellone. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it
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