Alcuni ex calciatori sostengono che il calcio abbia perso il suo fascino e non riesca più ad emozionare come un tempo
Negli ultimi anni, il calcio ha subito una trasformazione profonda, passando da un gioco fondato su istinto, creatività e imprevedibilità a una disciplina sempre più dominata da schemi rigidi, tattiche meticolose e meccanismi programmati. Quello che un tempo era spettacolo e fantasia si è spesso trasformato in una partita di precisione tecnica e posizionamenti calcolati, dove l’emozione sembra cedere il passo alla strategia e alla routine. Leggi anche: De Laurentiis elogia Gravina: «Lui e Viglione sono bravissimi, danno il massimo delle potenzialità al calcio italiano» Il ricordo del celebre “taconazo” di Fernando Redondo incarna perfettamente questa contrapposizione: un gesto di genio e improvvisazione che oggi, nella sua purezza creativa, rischierebbe di essere soffocato da una mentalità troppo meccanica e conformista. 🔗 Leggi su Ilnapolista.it
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Alcuni ex calciatori sostengono che il calcio abbia perso il suo fascino e non riesca più ad emozionare come un tempo - Il calcio moderno tra meccanica e nostalgia: Redondo e Terry raccontano un gioco che ha perso libertà, fantasia ed emozione. Lo riporta ilnapolista.it
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