Srebrenica il pianto delle madri sopravvissute
Srebrenica, un nome che incarna il dolore e la memoria di un genocidio atroce, rivive tra le lacrime delle madri sopravvissute. Trent’anni dopo, il ricordo di quei figli strappati e uccisi continua a pulsare nei cuori di chi ha affrontato l’orrore. Nei loro occhi si riflette la testimonianza di un passato che non deve essere dimenticato, affinché simili tragedie non si ripetano mai più. Nei loro silenzi si cela una richiesta di giustizia e di pace duratura.
Boni Tra le ombre delle croci e le luci dei canti, c’erano anche loro. Le madri sopravvissute. Ieri, a Srebrenica, in Bosnia, in mezzo a migliaia di persone. Alcune di quelle che trent’anni fa persero i figli, strappati e massacrati dagli uomini serbo-bosniaci del generale Mladi?. Lui li accarezzava, passava le dita tra i capelli, sorrideva. Poi li faceva fucilare. Il volto calmo del male. Riecheggia ancora in noi la colpa di quel genocidio. Nei caschi blu che si voltarono dall’altra parte. Nell’ Europa che tacque quell’abominio. L’odore della carne forata dai proiettili percorse chilometri quel giorno, nella valle che doveva essere rifugio. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
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A Srebrenica la memoria ha il segno delle madri e delle spose, che non hanno smesso di cercare giustizia - a Srebrenica, la memoria si manifesta nel volto delle madri e delle spose che, senza mai arrendersi, cercano giustizia.
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Srebrenica, il pianto delle madri sopravvissute - Boni Tra le ombre delle croci e le luci dei canti, c’erano anche loro. Da quotidiano.net
Srebrenica: la voce di chi è sopravvissuto al genocidio - Nel 1995 aveva 17 anni – Scampò per miracolo al massacro di 8’000 musulmani – Oggi lotta per la verità contro il negazionismo - Riporta rsi.ch