Nell’ex cava contaminata Confini per difendere le acque sotterranee

Nel cuore del Bresciano, l'ex cava di argilla di Capriano del Colle si trasforma in un baluardo di sicurezza contro le minacce invisibili delle acque sotterranee. La più grande discarica di rifiuti radioattivi d’Italia, con 82mila tonnellate di scorie contaminate da Cesio 137, sta per essere messa in sicurezza entro il 2026. Un intervento cruciale per tutelare ambiente e salute pubblica, dimostrando come la tecnologia e la cura possano governare il rischio nucleare.

Lavori nel vivo per mettere in sicurezza la più grande discarica con rifiuti radioattivi d’Italia. Dovrebbero concludersi entro il 2026 nella discarica Metalli Capra, ex cava di argilla a Capriano del Colle, nel Bresciano, che custodisce 82mila tonnellate di scorie contaminate da Cesio 137, derivanti dalla fusione (era il 1989) di una partita di rottami di alluminio proveniente dall’Est Europa contaminata dal Cesio 137. I residui furono stoccati nell’ex cava, usata dall’azienda come discarica di rifiuti industriali (circa 740mila metri cubi quelli abbancati); vennero realizzati anche due silos, per raccogliere il percolato, il liquido prodotto dagli scarti. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it

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cava contaminata confini difendereNell’ex cava contaminata. Confini per difendere le acque sotterranee - Brescia, sopralluogo nella discarica più grande d’Italia con rifiuti radioattivi. Come scrive msn.com

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