Plures maxi piano da 2,5 miliardi Fino al 2029 la Borsa non serve
Nel cuore dell’Italia centrale, Plures Spa si prepara a rivoluzionare il settore multiutility con un maxi piano da 2,5 miliardi di euro fino al 2029. Un progetto ambizioso, che supera le logiche della Borsa e punta a consolidare un leader regionale capace di unire energia, acqua e rifiuti. Ma quali sono le strategie dietro questa grande sfida? Scopriamo come Plures intende diventare il benchmark del settore.
di Francesco Ingardia E venne il giorno del Piano industriale di Alia Multiutility da 2,5 miliardi di euro per il quinquiennio 2025-’29. Pardon, non Alia ma Plures spa dal 1 gennaio 2026. Parliamo di un terzo aggiornamento dalla data costitutiva del gruppo industriale toscano nato con l’ambizione di aggregare i servizi dell’ energia, idrico e rifiuti per diventare il benchmark dell’Italia centrale, sgomitando con la concorrenza di colossi come A2a, Hera, Iren. Un piano licenziato dai cda di Alia e della consolidata Estra del presidente esecutivo Francesco Macrì, in linea con gli atti di indirizzo emersi dall’assemblea dei soci dell’ottobre ’24: acqua dentro e quotazione a Piazza Affari nel congelatore. 🔗 Leggi su Lanazione.it
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Plures, maxi piano da 2,5 miliardi. Fino al 2029 la Borsa non serve.
Plures, maxi piano da 2,5 miliardi. Fino al 2029 "la Borsa non serve" - L’ad Irace: "Risponde appieno al raggiungimento degli obiettivi indicati dai Comuni azionisti". Da msn.com
Plures, la nuova multiutility toscana vara un piano da 2,5 miliardi. Gli obiettivi - Le risorse saranno ripartite tra energie rinnovabili e smart city, reti idriche e ciclo dei rifiuti, con l'obiettivo di modernizzare le infrastrutture del territorio. Riporta milanofinanza.it