Sulla cultura la destra abbia il coraggio di formare la classe dirigente
Sulla cultura, la destra deve avere il coraggio di formare una classe dirigente capace e consapevole. L’intervento di Annalisa Terranova invita a un dibattito più profondo e interno su questa sfida, evidenziando come troppo spesso si sia navigato senza un progetto chiaro. È giunto il momento di riconoscere e valorizzare le radici culturali di un universo che, prima ancora della politica, ha fatto i conti con il proprio passato. Solo così si potrà costruire un futuro autentico.
L’ottimo intervento di ieri a firma Annalisa Terranova su queste pagine deve aprire un dibattito, a mio avviso per lo più interno, sulla Cultura a destra. Per troppi decenni si è andati in ordine sparso senza un progetto vero che aggregasse le poche anime, che però c’erano, di un mondo culturale che aveva fatto i conti col proprio passato molto prima della sua classe politica di riferimento. Se i partiti di centro e di destra, fino all’arrivo del governo Meloni, hanno lasciato il controllo della cultura alla sinistra, anche quando governavano loro, devono fare per primi il mea culpa. La scusa, “non ci sono artisti o intellettuali schierati con noi”, regge fino ad un certo punto. 🔗 Leggi su Liberoquotidiano.it
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