A rivoluzione compiuta iniziano le difficoltà Così sarà la separazione delle carriere
sperato, il difficile percorso delle riforme si apre ora con nuove sfide. La separazione delle carriere rappresenta un passo importante, ma è solo l'inizio di un cammino travagliato che richiederà impegno, coraggio e capacità di adattamento. Dopo aver compiuto la rivoluzione, infatti, bisogna affrontare e risolvere le conseguenze più complesse, perché, come insegnano le grandi battaglie, il vero successo si misura nel consolidamento dei risultati raggiunti.
Il sì del Senato alla separazione delle carriere mi ha riportato alla mente una frase della Battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo, che cito a memoria (ma non credo di sbagliarmi di molto): “Iniziare una rivoluzione è difficile, altrettanto difficile è continuarla, e la cosa più difficile di tutte è vincerla; ma è solo dopo, quando l’hai vinta, che cominciano le vere difficoltà”. Ammesso che la navicella arrivi in porto e che si superi anche lo scoglio del referendum, alcune difficoltà sono fin troppo prevedibili: la magistratura associata farà tutto ciò che è in suo potere (e non è poco) per sabotare la riforma e svuotarla accuratamente dal di dentro, come già fece con il nuovo codice. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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Nel silenzio generale, la destra ha appena approvato in Senato il famigerato articolo 2 della riforma della Giustizia che istituisce la separazione delle carriere dei magistrati. Un colpo potenzialmente letale di un potere dello Stato nei confronti di un altro potere, Vai su Facebook
A rivoluzione compiuta, iniziano le difficoltà. Così sarà la separazione delle carriere; Carriere separate, così la “rivoluzione” rischia di saltare; Saranno contenti Licio Gelli e Silvio Berlusconi.