La Chiesa e i migranti L’unica voce che grida nel deserto dell’umanità
La chiesa e i migranti rappresentano l’unica voce che grida nel deserto dell’umanità, un grido di speranza e di solidarietà in un mondo spesso indifferente. Oggi, mentre gli Stati Uniti si trasformano e la guerra civile acceca il cuore dell’accoglienza, l’Italia si trova a un crocevia cruciale, dove il futuro dei migranti e della nostra stessa civiltà è tutto da scrivere. È tempo di ascoltare e agire, prima che sia troppo tardi.
Migranti fummo noi con la valigia di cartone. Gli Stati Uniti d’America oggi sono irriconoscibili mentre dilaga una guerra civile proprio sull’accoglienza dello straniero, che è stato il principio fondante stesso della (ex) terra delle opportunità. Non sembra importare più quasi a nessuno dei migranti. A pochi in politica, a Caritas e affini, alla Chiesa, a qualche cineasta coraggioso come Garrone. In Italia, grazie a un referendum orfano del quorum, abbiamo compreso che il quinto quesito, quello sulla possibilità di accelerare la cittadinanza, non è stato votato nemmeno da tutto il popolo della sinistra (e lasciamo perdere i 5 Stelle che già ai tempi di Di Maio definivano "taxi del mare" le ong). 🔗 Leggi su Quotidiano.net
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? Il 3 giugno ricordiamo la scomparsa di Angelo Giuseppe Roncalli, diventato Papa Giovanni XXIII, un uomo di umili origini capace di cambiare il volto della Chiesa e lasciare un’impronta indelebile nella storia del Novecento. Da diplomatico a Istanbul dur Vai su Facebook
La Chiesa e i migranti. L’unica voce che grida nel deserto dell’umanità; I Vescovi messicani ed Usa a Trump: costruire ponti, non muri; Voce morale per la pace: l’isolamento di Francesco.
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