Canberra fa marcia indietro sul porto di Darwin E Pechino non è contenta
La disputa tra Canberra e Pechino si intensifica riguardo al porto di Darwin, con l'Australia che rivede le sue decisioni sul controllo dell'infrastruttura strategica. Questa controversia, iniziata nel 2015 con l'acquisizione da parte della cinese Landbridge Group, ha riacceso le tensioni nel già complesso rapporto fra i due Paesi. L'iniziativa di Canberra ha suscitato forti reazioni dalla Cina, amplificando le frizioni diplomatiche.
Canberra e Pechino vivono un nuovo momento di tensione nelle loro relazioni, causato dalla questione del controllo di un porto sito lungo la costa settentrionale dell’Australia. Una storia che risale al 2015, quando la compagnia cinese Landbridge Group si è aggiudicata tramite asta un contratto di locazione di 99 anni per le infrastrutture portuali del porto di Darwin. Anche se già allora la mossa era stata oggetto di critiche (lo stesso Presidente statunitense Barack Obama si era pronunciato contro l’accordo raggiunto tra le autorità locali regionali e la società cinese), per dieci anni la situazione è rimasta immutata. 🔗 Leggi su Formiche.net
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