Siamo ciò che mangiamo | il valore simbolico del cibo nella letteratura

Il cibo è molto più di semplice sostentamento; è un potente simbolo che attraversa la letteratura, riflettendo culture, valori e identità. Oscar Wilde, con la sua acuta osservazione, evidenzia il profondo legame tra l'essere umano e il cibo, caratterizzando la nostra esistenza e influenzando le narrazioni attraverso i secoli. Scopriamo insieme questo affascinante connubio.

«Non riesco a sopportare quelli che non prendono seriamente il cibo», scriveva Oscar Wilde, una delle menti più brillanti della sua epoca, e non solo. Con la consueta sagacia, l’autore inglese sottolineava il legame in apparenza superficiale -ma in realtà profondissimo- tra l’uomo e ciò che lo nutre. Mangiare non è infatti soltanto un bisogno primario, ma un piacere, un’occasione di aggregazione e di comunione con il prossimo. Una tavola imbandita simboleggia gioia e benessere, così come un tavolo spoglio è lo specchio di una situazione difficile. Da sempre, la letteratura racconta la società, e lo fa attraverso diversi escamotage; tra di essi, c’è anche l’alimentazione. 🔗 Leggi su Metropolitanmagazine.it

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